Quando accade quello che si vede nella foto, vuol dire che l'informazione comincia davvero ad avere dei problemi.
Per una volta la svista (perché tutti ci auguriamo che di questo si tratti) non succede in Italia; la differenza con quel che succederebbe qui è lo scalpore che questa allocazione delle notizie ha comportato. Tale da meritare oltre 1500 Digg.
Tornerà forse di moda l'annoso problema che cerca di assegnare la colpa di questo ai giornalisti o a chi i giornali li legge. Non me ne curo, è solo l'abitudine di chi cerca colpevoli anziché soluzioni.
Preferisco notare, con piacere, che la Rete sta sviluppando al suo interno sempre più anticorpi naturali per combattere queste "sviste" o questo tipo di malcostume.
In definitiva - e qui mi accodo a Fausto - la responsabilità non è di chi giornali li scrive, né di chi li legge. Ma di chi ha (o meglio non ha)insegnato a leggere o a scrivere i giornali.
Spesso basta un poco di buon senso, "light tech", se volete, "allo stato brado", se preferite... ma è sempre quella cosa là, no?
2 commenti:
bè, però accodati a cose che scrivo, non a cose che ti dico in pizzeria..altrimenti non si capisce.. :)F.
Ma dai che si capisce!
Si capisce vero?
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