martedì, dicembre 04, 2007

L'embed come successore della deissi cognitiva: ovvero "sulla deissi digitale"

Qualche giorno fa, per lavoro mi è capitato di ricevere un codice di embed "non funzionante". Il problema stava nel fatto che mancava il link al video, questo mi ha portato a riflettere sulla natura dell'embed.
L'embed, di fatto il vero emblema della rivoluzione di internet (che lo si chiami Web 2.0, pippo o o user generated content) non è altro che la trasposizione sul web di una forma linguistica detta "deissi".

A dire il vero, non essendoci duplicazione dell'oggetto ma solo un puntamento che poi il bowser si va a recuperare (come ad esempio nel caso di un embed di youtube) la deissi classicamente più simile è la cosiddetta deissi cognitiva. Cioè è implicito il
completamento "che tu sai", il che lo differenzia dalla antono
masia, in cui il riferimento è unico. Es. la perpetua (antonomasia, perchè di perpetua di riferimento ce n'è una sola) ma se dico

il pinguino è meglio della mela
[ed in questo contesto molti avranno inteso Linx è meglio di apple] non necessariamente mi riferisco ad un pinguino ma ad un pinguino che tu sai [potrebbe benissimo essere riferito alla scelta di un peluche per un regalo]

Certo, anche nel caso degli embed ci son degli accorgimenti tecnici che, per dirla light tech, rendono il contenuto "non proprio lo stesso" dal punto di vista dei bit (es la ridondanza su più server come accade da poco sui siti nazional di yotube) ma di fatto che usa quella deissi ne è ignaro.

Stiamo forse arrivando ad un nuovo tipo di deissi digitale?

Nekuia

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