martedì, novembre 27, 2007

Malcor non si comanda... Applematter e Iphonematters defacciati

E' la prima volta che mi capita di "assistere" ad un defacciamento doppio in diretta Di solito questi gesti sono dimostrativi e con una una di rabbia, questo sembra fatto con la calma e l'aplomb di un professore (di lettere) inglese.

Colpisce, del defacciamento di applematter.com e di iphonematters.com non solo la pulizia ma soprattutto le motivazioni.

"Queso sito è stato buttato giù per 24 ore a causa della sua Hubris."

Per inciso la ὕβρις è quel sentimento di superiorità (di orgogliosa pazzia, dice qualcuno) che scatena talvota l'invidia e quasi sempre l'ira degli dei. Ira che si abbatte senza scampo su colui che di ὕβρις si è macchiato.

La ragioni del gesto sono spiegate meglio nel blog si Malcor forse a breve arriverà un report completo della tecinca utilizzata (sempre che il blog non venga chiuso) speriamo di no visto che il defacciaotore si proclama un fan della mela ed un suo utilizzatore.

Nekuia

martedì, novembre 20, 2007

Ibm e la nuova pubblicità: post a cronometro

Posto a cronometro perchè, febbricitante come sono, non riesco a tenere viva l'attenzione del mio neurone per più di tre minuti. Vediamo che esce.

Normalmente quando penso ad Ibm, penso al demonio. Non per una strana perversione NoGlobal ma per la passione nei confronti del semiologo J. M. Floch che analizzando il logo Ibm vs il logo apple (il primo, quello multicolore) nota come per secoli le immagini fatte con le righe siano state il simbolo del demonio poiché rappresentazione per eccellenza della dissimulazione visto che non si distingue mai bene tra figura e sfondo.

Oggi Ibm si riabilita ai mie occhi con una bella ricerca sul cambiamento dell'advertising. Molti ne parlano, pochi l'hanno letta (io per cause di forza maggiore si). Intendiamoci, è di parte e si vede ma se saputa leggere si trovano interessanti spunti di riflessione.

Il tempo volge al temine:

Ecco la ricerca della Ibm,
ed ecco una sintesi del saggio di Floch "La via dei logo"

Ora stramazzo.

Nekuia

giovedì, novembre 15, 2007

Thinking to Walter Benjamin: un cubo semantico in una foto casuale

A che pensa il vecchio della foto?

Certi fotografi rincorrono le foto, altri i soggetti, altri ancora un "incerto stato di grazia".
E' bello notare che alla fine la foto sia qualcosa di incidentale e quasi superfluo proprio per chi fa della fotografia la sua passione.
Diceva J. M. Floch che una foto è "la presenza dell'assenza e l'assenza della presenza" insomma un modo per accordare tutti.
Tecnicamente la foto è un impronta, (un "calco" della luce sulla pellicola fotografica) e dunque è imperfetta di natura. Eppure si tende ad attribuirle la statuto d realtà.Stefano Giannuzzi, MonacoUna realtà, insomma, ripresa in maniera uguale a sé stessa, e certamente più fedele di quella del pittore, che può abbattere l'ombra fastidiosa di una torre con un colpo di pennello non dato.
Starà forse pensando a Benjamin quel vecchio pittore? Benjamin che si interrogava sul senso dell'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica (un foto della Gioconda è innegabilmente uguale in ogni suo punto all'originale, dicono il tecnofili).

Eppure, che succede nella foto?
C'è un vecchio pittore che guarda un macchina fotografica (una Leica, per la cronaca);
al contempo il padrone della Leica sta guardando i quadri del pittore.
Insomma mentre il vecchio guarda la foto potenziali, il fotografo guarda i quadri realizzati .
Già così la polarizzazione che prende piede è quella tra passato e futuro, tra potenza ed atto. Affascinante, ma non basta.

Resta metà della foto di cui rendere conto. Lo sguardo pensoso dell'artista è rivolto alla macchina e... al fotografo che ha scattato la foto.
Ecco che cade la quarta parete Il pittore, artefice della propria rovina, posa -ironicamente - come un accidente nella fotografia di una Leica che fotografa un'altra Leica.

Ecco dunque un cubo semantico diviso tra un fotografo che guarda dei quadri, mentre il pittore sbircia la sua macchina fotografica, il tutto ripreso da un fotografo.

Senza un pezzo cade il resto. Ecco perché è importante anche il fotografo ecco perché la riproducibilità tecnica non è quella artistica.

Grazie a Stefano per l'immagine
Approfondimenti Light Tech sulla semiotica della fotografia

Nekuia

martedì, novembre 06, 2007

Sperando in una burla: offerte di lavoro indecenti (e risposte peggiori)

Volevo scrivere due righe sui toni trionfalistici usati nelle pubblicità per il passaggio (in Sardegna) al digitale terrestre. Desisto per, oggi, a cusa di una succulenta offerta di lavoro che non posso non rendere pubblica.
Arriva direttamente da infojobs ecco l'originale di cui mi premuro di fornire uno screenshot per riflettere su un paio di punti.
Offerte di lavoro indecenti1) Offerta per " Grafico & Web Master" notoriamente due lavori che hanno affinità secolari. Insomma, come dire il fornaio e il paninaro. Se uno fa il pane non detto che sappia fare dei panini imbottiti.

2) Ovviamente l'azienda ricerca persone con ottime conoscenze sia di software d grafica professionale che di linguaggi (?) di programmazione come l'html e javascript [no comment]

3) Insomma, alla ricerca di piccoli geni, sì. Ma non inesperti, vogliono almeno 3 anni di esperienza - ma 5 è meglio -. L'inglese, la laurea e la bella presenza corredano poi la richiesta.

4) Certo la paga è commisurata a tanto genio e infatti potrete sperare di ottenere un pregiatissimo contratto a progetto con cifre che oscillano da 450 a ben 900€. Giocatevi bene le vostre carte!

Amici di Roma (dove una stanza costa 600€) vi prego, non lasciatevi scappare l'occasione.

A tornar seri, però ciò che più rammarica sono le 55 persone che al momento si sono già registrate. Chiedere è lecito, rispondere a volte è peggio.

Nekuia

sabato, novembre 03, 2007

Isotopia: Second Life, ma gratis e open source

Con po' di fantasia (a volte parecchia) è possibile avere un proprio mini-second life. Senza neppure bisogno di installazione.
ISOtopia, non ha nulla a che vedere con il concetto della semiotica a me tanto caro :-( ma il progetto è tutto italiano e merita che se ne parli.

L'idea è ingegnosa: creare una specie di Second Life la cui realizzazione resti Open Source. Questo vuol dire che, con un po' di competenze, chiunque può modificare, adattare e ridistribuire il prodotto di base (qui il wiki). E' un modo per distribuire i compiti, la creatività e l'ingegnosità. Peccato per la realizzazione ancora acerba che - per parlare dell'isotopia di ISOtopia - pecca di geekismo e demanda alla tastiera anche cose che sarebbe meglio lasciare al mouse, come la primissima schermata.
Una volta entrati in gioco è però piacevole, semplice e divertente e di certo subirà importanti modificazioni. Ecco un esempio di cosa si può ottenere con un po' di pratica:

Attualmente si basa sul protocollo Irc per le comunicazioni (chat) ed è marcatamente orientato all'utilizzo su Linux anche se gli sviluppatori, misericordiosi, ne hanno provvisto anche una versione denominata "per M$ winzoz".

Bel progetto, speriamo che prosegua anche perché, come tutti i progetti OpenSouce si propone che una bella vetrina per sviluppatori
e artisti.
Visto che non sono né l'uno Né l'altro mi accnotento delle informazioni per i giocatori.
Per i più pigri o curiosi ecco una demo di una vecchia versione.


High Res view (650x509)

mercoledì, ottobre 31, 2007

Bambini di Satana, il sito che non ti aspetti.

Continua la saga dei web reietti: siti ad alto traffico che "nessuno ha mai visto".


Dopo youporn - ispirato da Halloween e da una mia vecchia tesina - diamo uno sguardo a sito dei bambini di satana.
Non starò certo a linkarlo, ha un buon PageRank3 ed è la terza voce (dopo due di wikipedia) che si incontra cercando "satana" su Google.

Gioco a carte scoperte: sono cattolico e penso che il satanismo sia una degenerazione fideistica parassitaria perché non sa né potrebbe vivere di vita propria (provate ad immaginare una messa nera senza Messa e un crocifisso capovolto senza Crocifisso). Insomma non simpatizzo certo per questi soggeti.

Ma sarà Halloween, sarà la serendipità di aver trovato un vecchi scritto... sono tornato a fargli visita ;-) . Ho anche preso due immagini dalla Time Machine di internet archive
I numeri del counter sono impressionanti 411.000 visitatori. Un bel po'.



La trasformazione grafica è stata importante ma il concetto e sempre lo stesso: saranno forse un po' più 2.0 ma dentro quel sito non c'è nulla, o poco, di quel che ci si aspetta.

Volete qualche esempio?

1) sezione giochi (tipo minigolf, in flash.. perché metti che tarda una manifestazione demoniaca... due palle!)
2) una sezione di illusionismo (con nomi, trucchi etc fa sempre figo davanti ad un falò, magari anche un corso di chitarra che si cucca meglio)
3) un interessante sezione sul vampirismo (letterario e cinematografico, con tanto di e-book, nulla da dire se non: che ci fa in questo sito?)
4) una sezione dedicata all'archeologia Egizia (lo sapevate? gli antichi egizi adoravano Satana rima ancora che i cristiani lo creassero... sapevatelo! su rieducational channel)
5) una sezione meteo (importantissima per i riti estivi, e pure per le gite fuori porta)
6) la sezione casinò (scommetti che stavolta ci beccano?)
7) check link popularity (perché Satana è Satana ma anche Google non scherza)
E per finire
8) Calcolo dell'ascendente
9) modulo per lo sbattezzo
10) trovacinema, tg regionali, e chi più ne ha più ne metta.

Merita una citazione la sezione download dove oltre ad alcuni saggi "di" Luther Blisset si può scaricare gratuitamente "L'odore dei soldi" il libro di Travaglio-Gomez sulla repentina fortuna del Cavaliere.

Ma non potevano fare un blog come tutti gli altri? Magari con 'sti contenuti facevano anche due soldi.
Nekuia

Ps: grazie a Fausto per l'(inconsapevole) ispirazione

lunedì, ottobre 29, 2007

La Nekuia e il web 2.0: un uso privatistico del blog

Cosa vuol dire Nekùia? e che c'entra con il web 2.0?
Me lo chiedono in molti, in mail, quasi fosse un delitto scrivere un commento.
Lo dico qui per tutti, così la prossima volta posso mandare un link invece di una mail :-) .

La nèkuia (l'accento va sula prima e) pur essendo diventata famosa come il viaggio nella terra dei morti compiuto da Ulisse nell'Odissea è in realtà una tradizione che in molti dicono risalire alle tribù Bororo.

Nekuia vuol dire, letteralmente, "viaggio al termine della notte" (sì, come il romanzo di Cèline ;-) ) ed è l'esperienza compiuta da chi usciva dal villaggio come ragazzo e tornava come uomo. E' il viaggio la cosa importante, non l'arrivo (tutt'altro che certo).

Nello scegliere quaesto nick ho pensato allora a due cose:

1) alla somiglianza tra il viaggio e concetto di Beta perpetua tipico del web 2.0
2) allo sforzo di chi cerca di crescere (umanamente e professionalmente) in un mondo come quello di internet, che è il regno dell'ignoranza dove tutto è in potenza e poco (fisiologicamente, in proporzione) nei fatti.

Noioso sì, ma utile in futuro.

giovedì, ottobre 25, 2007

Lapersonadepressa colpisce ancora e lima il sorriso con un video

Vizi, stravizi, complessi e paranoie dei blogger nostrani.
Quotidianamente messi in risalto e resi grotteschi dall'anonima sagacia di un "blog" che, suo malgrado, rischia di entrare a far parte di quel blog-star-system di cui si nutre deridendolo.

I personaggi di "Lost" prestano ai nostri blogger viso e movenze ma i testi certamente limeranno il sorriso a chi (molti) si riconoscerà nel pervasivo clima di costante e inspiegabile emergenza della blogosfera italiana, coperto di 2.0 e sorretto da compravendite di favori, di link (ben posizionati), di PageRank e Barcamp.



Lapersona depressa è, insomma, un Tersite moderno da consultare, apprezzare e mai prendere troppo sul serio, per continuare a restare con i piedi per terra.
Lo linko qui o nella sidebar? ;-)

Nekuia

lunedì, ottobre 22, 2007

Make your viral: "The internet is for porn"

'Sta cosa gira in rete da metà settembre e ne parlo solo ora che da viral è diventato quasi un tormentone. Nato prima sul palco di un teatro e poi come parodia di uno spot apple il motivetto "the internet is for porn" è diventato una vera mania.
Il dialogo tra una giovane fanciulla incantata dalla rete e un fervente sostenitore della pornografia diventa scusa per incarnare il dialogo nei modi più impensati.
Come non pensare a Esercizi di stile di Queneau ? Lì si giocava con il testo, qui con il contesto.
Credo che l'originale sia questo ma senza dubbio il mio preferito è questo:



Non immaginatevi disquisizioni filosofiche: ecco il video, "interpretato dagli avatar di War of Warcraft e sototitolato in italiano, ma se volete c'è anche sottitolato in inglese



Per il resto delle declinazioni dovete solo avere la pazienza di cercare: Shrek Harry Potter, Disney, Naruto, Yu-Gi-Oh Simpson, The Sims etc. A quando una tutta italiana?

Nekuia

sabato, ottobre 20, 2007

Blog internet tax: come ti frego il ddl

Povero me.
Ho grossi problemi di memoria: prosopagnosia, credo.
Sapete, è quella malattia per cui non si riconoscono più i visi della persone.

Datemi una mano voi. Ma non era Berlusconi quello che voleva un paese di imprenditori?

Per me è una questione di invidia: siccome Prodi non è riuscito a tenere i piedi il suo blog, ha ben pensato di rompere le scatole a tutti gli altri blogger. Tiè!

Forse pensava di fermare Grillo in questa maniera mha... tutto è possibile.

Molti lo chiamano "regime" ma per me è semplice distaccamento dal mondo; ignoranza. Vorrebbero una rete fatta come italia.it

Per fortuna siamo in Italia: fatta la legge...

Ecco cosa dovrebbe apparire nelle sidebar:

Questo blog non ha finalità di informazione, né di formazione, né di divulgazione, né di intrattenimento.
Lo scrivo solo perché "il blog e mio e ci faccio il cazzo che voglio" [cit.]...

Non so se serve ma nel dubbio...
Nekuia

Flektor, il mashup di mashup

Di solito vediamo talmente tanti mashup e su talmente tante cose che ormai la genialità fa parte del quotidiano. Flektor però mi lascia davvero sorpreso per la quantità e la qualità di quello che propone.

Dal giornalista allo smanettone al blogger della domenica si ha uno studio di registrazione online on integrato, completo di tutto: flickr, youtube, myspace... foto, video e audio dal proprio pc, effetti sonori, aggiunta di scritte effetti di trasizione.
Tutto in un unica consolle, facile da usare e configurare.
Pensate che non serve neppure la registrazione per poter entrare

Con Flektor il web diventa una vera propria cantina da cui poter attingere qualsiasi cosa e trasformarla in qualsiasi altra.


Certo il supporto dei servizi è ancora limitato (per il video è supportato "solo" youtube) ma è un servizio potenzialmente fantastico. Provatelo.

Nota: se avete dei problemi a caricare un video da yotube su flektor, provate a togliere tutti i domini di livello superiore (generalmente basta togliere it.)

es: http://it.youtube.com/watch?v=KX-T7XfJfIs
diventa http://youtube.com/watch?v=KX-T7XfJfIs

Ma succede davvero raramente.
Nekuia

giovedì, ottobre 18, 2007

Sameplace: in bilico tra iconismo e simbolismo. Un'opinione.

Era una riflessione che volevo fare da un po'. Per dirla light tech è una riflessione sull'estetica di sameplace. Chiamatelo "marketing esperienziale" o "semiotica degli applicativi" se preferite. Ma in fondo, vuole essere una riflessione sullo spirito di un'applicazione.

Icona: Una cosa qualsiasi, è un’Icona di qualcosa, nella misura in cui è simile a quella cosa ed è usata come segno di essa” (CP 2.247; ms. del 1903; in antologia a p. 236). Es: un dipinto;

Simbolo è un segno che si riferisce all’Oggetto che esso denota in virtù di una legge, di solito un’associazione di idee generali, che opera in modo che il Simbolo sia interpretato come riferentesi a quell’Oggetto. (CP 2.249, ms. del 1903). Es: una parola"

Il dubbio è: l'upgrade estetico di Sameplace ne rispecchia davvero lo spirito? Il passaggio dalla sfera (simbolo) al mezzo busto (icona) è davvero un passo avanti? So che a bard - uomo di sostanza - la faccenda non interessa, quindi scrivo senza censure.

Il senso di sameplace è appunto quello di condividere una esperienza in rete, la presenza in questo caso è un fatto di abduzione (e per questo spesso si sbaglia). Quante volte si da per assodato che se qualcuno "è" in chat sia anche davanti al computer?

L'icona inganna, è un fronzolo inutile; sameplace non è pensato per rapporti tra estranei. Tra chi lo usa c'è sempre quella complicità che basta a pensare "so che tu sai", e tanto basta. Il resto è interazione, ma viene dopo.
Insomma: cosa cambierebbe se ritornassero le sfere? Nulla.


Ci sarebbe solo più coerenza con l'immagine di marca, per così dire. Ma sinchè non ci sarà una versione commerciale non credo che ci saranno problemi.

Fine della riflessione. Voi che ne pensate?
Nekuia

lunedì, ottobre 15, 2007

Messaggio di servizio: scuse

Mi sono accorto che nel passaggio di template mi sono perso alcune cose importanti.

Una di queste era il link al blog di Fausto Fiori, un giornalista che - parole sue - ha aperto un blog quando su Splinder era tutta campagna. Andava pure bene ma siccome è pigro poi lo ha trascurato. Poichè l'interessato non mel'ha fatto notare provvedo a fare pubbliche scuse qui ed a reintegrare il link nella sidebar.

Non è molto prolifico nel blog ma dal vivo mi da un sacco di ottimi consigli.
Stressatelo e non ve ne pentirete.

sabato, ottobre 06, 2007

Google getta la spugna?

Google sembra avere gettato la spugna,
dopo aver acquistato il servizio, youtube si accinge - a quanto pare - anche a dismettere il marchio stesso Google Video.

Come può osservare chiunqe abbia un blog su Blogger e abbia integrato un widget video (e come si può osservare nell'immagine), il logo e la scritta "powered by google video" sono stati sostituiti dal logo youtube. Che google abbia gettato la spugna?

Sembra probabile ora che la concorreza si sta rivelando sempre più serrata, specie con servizi che propongono video in qualità sempre maggiore come brightcove e veoh . Insomma, sembra che big G abbia deciso che disperdere le proprie energie in una guerra dei marchi fosse inutile.

Poco male, non credo che a Google nessuno perderà il posto per così poco ;-)
e poi, in Italia siamo abituati a questi mutamenti. Ricordate "Omnitel", "Omnitel-vodafone", poi Vodafone-omnitel, poi solo "Vodafone"?

In fondo, come diceva Shakespeare, "Una rosa, pur con altro nome, sempre rosa sarebbe".

Nekuia

venerdì, ottobre 05, 2007

il file sharing ritorna alla cultura

Dopo una lunga assenza estiva, torna online il sito libreremo.org
non posso che segnalarlo volentieri.
Il file sharing, nato dalla cultura benedettina, torna ad avere il proprio alfiere dei libri.
Libreremo logoIl file sharing è nato così: non da Napster o da winmx, ma dai monaci benedettini che copiavano le opere per le loro biblioteche e se le scambiavano tra monasteri per tenerne traccia (quelle, copiate, ovviamente, perchè: monaci sì, ma scemi, no)

Nel momento in cui le case editrici se la prendono con le biblioteche perchè - dicono gli editori - forniscono gratis ciò che loro danno a pagamento, è bello sapere che c'è un posto dove poter scaricare "pensiero e linguaggio" di Vygotskij, che nessuno stampa più ma che tutti citano.

Come si usa? semplice: basta un tag. Aggiungete "Libreremo" al titolo dei vostri libri in condivisione e, presene o meno sul sito, il libro sarà indicizzato dal vosto servizio di file sharing che preferite (torrent, e-mule etc).

Ho sempre pensato che la cultura sia un diritto, ma con certi prezzi di case, rette e libri non è possibile esercitarlo.

Forza ragazzi!

venerdì, settembre 28, 2007

Sameplace bug report: età o perversione?

Sapete tutti della mia passione per Sameplace. Ok.

Qualcuno non sa che, per vari motivi mi occupo anche anche di una pratica a tratti esoterica detta Seo o Sem ("ottimizzazione" o "marketing" per i motori di ricerca).

Potevo tenere separate le due cose? No di certo :-) La fatidica ricerca della parola o (keyword) Sameplace su Google, però continuava a dare in prima posizione il Famigrerato "most erotic Bar in Amsterdam".

Sarà un problema di Page rank, ho pensato. Quel sistema di legami e passagio di credibilità che Google è riuscito ad utomatizzare tanto bene.

Con grande sorpresa ho visto che non è così: Sameplace.cc ha Page rank 5 mentra il famigerato Bar ha solo 4.
Il dubbio ha cominciato allora a farsi strada. Intestardito ho condotto una ricerca generale sugli altri parametri che di solito sono considerati (link in etrata, in uscita etc).
Con grande sopresa sameplace era sempre in vantaggio. Ecco il sunto (cliccate sull'immagine per ingrandire):

Sameplace.cc vs Sameplace.nl

Come potete vedere esiste solo un parametro in cui il bar è superiore all'estensione di firefox: l'età. Questa è la conferma di una voce che girava a tempo, ovvero che Google stesse "premiando" i siti con un'ètà maggiore (se il contenuto si mantiene costante). E' una cosa più che onesta, e legttima, ma non pensavo che potesse addirittura arrivare a pesare più di un punto di page rank.

Dunque un consiglio: se volete pubblicare un sito fatelo in fretta.

Certo c'è ache la teoria che google premi l'erotismo presente nel sito indicizzato: ma chi l'ha detto che con sameplace non si possano fare discussioni piccanti ;-)

Per finire un confronto tra i due loghi: non sembrano il diavolo e l'acqua Santa?

martedì, settembre 25, 2007

Linux è di destra o di sinistra?

Che domanda balorda, ne convengo. Ma mi è stata fatta nel corso di una disussione nella quale non potevo non rispondere. La mia risposta ha sorpreso anche me e vorrei un vostro parere.

Linux è di destra, tecnicamente parlando.

Tux dx



Certo, solo se per "destra" intediamo una visione del mondo liberista e non una fazione politica.
Spesso in Italia confondiamo il pensiero politico con quello di partito e ci ritrovamo che la sinistra privatizza e la destra droga il mercato...)
Per fortuna con un fenomeno internazionale queste regole non valgono :-)

Dunque: Linux è di destra perchè:

  1. Odia i monopòli (guardate quante versioni ce ne sono);
  2. Ama la competizione (nel senso di correre assieme, non contro);
  3. Ogni programmatore che ci mette le mani è imprenditore di sè stesso, non perchè debba vendere ciò che fa ma perchè non dipende da un coordinamento centrale, sa quello che fa (o che vorrebbe fare); insomma, è più simile al proprietario della fabbrica che all'operaio alienato di Marx;
  4. e poi... A Cuba usano Windows, un motivo ci sarà pure :-)

Ma allora, perchè quando si pensa a Linux si pensa alla sinistra o peggio ai pirati, all'illegalità e quando va bene a qualcosa di semplicemente gratuito?
La risposta che mi sono dato è che Linux nasce "di destra" ma l'epoca del web 2.0 sta cambiando la semantica (e la semiotica) di Linux temperando questa sua tensione storica e spingendolo sempre più "a sinistra".
Ma attenzione: il web 2.0 non è Linux. Non solo.

Forse oggi Linux è di sinistra, fatemi sapere che ne pensate. Lo scrivo (presto) nel prossimo post

Nekuia

domenica, settembre 09, 2007

Tre domande da fare (e non smettere di farsi)

Vale la pena di guardarlo solo per i due minuti finali: domande intelligenti da fare e farsi, il resto sono cose risapute.

giovedì, luglio 05, 2007

Sameplace e la trasparenza della rete

E' arrivata! E' arrivata! alla fine la sospirata/odiata intervista è giunta nella mi casella di posta. Ve la giro con aggiustamenti minimi ed una chicca che mi ero conservato per un occasione speciale: una qusi- foto di Bard.
Ci sono solo le mani perchè se no mi avrebbe riprogrammato ma non dispero di arrivare alle sopracciglia entro i prox 10 anni.


# Si comincia! posso chiamarla Santità?
Bard: E io posso chiamar La neuro?

# Nekuia: come definiresti sameplace?
Bard: Stando in piedi, gesticolando vagamente a mezz'aria nello spazio tra me e il malcapitato che mi sta ascoltando. Se dopo mezz'ora il poveretto fosse ancora lì nel tentativo di capirmi, gli direi che preferisco non definire, anzi spero di aver sguinzagliato nella rete qualcosa di così indefinito che ciascuno lo interpreterà in modo singolare e inaspettato. (Leggendo quel che ne hai scritto tu, pare che ci sia riuscito.) Se dopo un'ora non s'è ancora rassegnato (l'hai pagato, vero?), gli direi che l'"essere nello Stesso Luogo" non accade quando due persone condividono stesse coordinate geografiche, ma quando possono guardarsi negli occhi. Per guardarsi negli occhi non serve necessariamente vicinanza fisica, serve che ciò che sta in mezzo diventi trasparente. SamePlace è un esperimento di trasparenza della rete.

# Nekuia: ci racconti come è nata l'idea?
Bard: E' nata dopo la realizzazione. Lo scopo iniziale era spostare certe forme di interazione tra persone (giochi, lavagna, blocchi degli appunti condivisi, ...) dal desktop al web. Questione di comodità: nessuno installa, tutti sono sempre all'ultima versione. Fatto questo, ho cominciato a notare le conseguenze... Scrivere un messaggino in un riquadro bianco, premere "invio", e farlo arrivare all'amico dall'altra parte del globo, e qualche secondo dopo veder arrivare un messaggino in risposta, è un'esperienza che abbiamo metabolizzato. Guardare lo stesso sito che sta guardando l'amico, evedere il *suo* cursore indicare qualcosa sulla *nostra* pagina èspiazzante -sia per l'improvvisa sensazione di vicinanza, sia perché, per contrasto, porta a galla la sensazione di lontananza silenziosa che normalmente regna nell'interazione tra persone in rete.

# Nekuia: so che dietro allo sviluppo di sameplace c'è una bellastoria, hai 4 righe per raccontarla

Bard:

while(true)

{ writeCode();

snooze();}

# Nekuia: qual'è il comando che usi di più?
Bard: $ rm -rf

# Nekuia: dicono che sei astemio, confermi?
Bard: Perché stai scrivendo ogni parola due volte?# Domanda 7: emil chiede: come ti vedi tra 10 anni?Con molta difficoltà.

# Nekuia: ci racconti un Bard fact?
Bard: I bard fact non esistono, è una voce che Chuck ha messo in giro perdirottare l'attenzione e godersi un po' di pace.

# Nekuia: Kimera chiede: cosa provi a tornare al paese dopo esserestato in giro per il modo: è il tuo rifugio o…
Bard: o.

#Nekuia: …insomma non ti viene mai la voglia di stabilirti in posti dove latecnologià è più "avanzata"? Perché?
Bard: Perché la resistenza non è futile, non ci lasceremo assimilare. :-)

# Nekuia: A proposito, come hai scelto il nick Bad? (era Bard ma mi sono sbagliato ndr)
Bard: Non è un typo, vero?

# Nekuia: daresti un consiglio a chi si sente light-tech?
Bard: No, penso che sarebbe molto più sensato per me ascoltare i loro.# domanda 12: cosa mi sono dimenticato di chiederti?"Mi porta il conto?" (Io ci provo, eh...)

# Congedo: ci saluti nel tuo linguaggio preferito (una specie di hellowolrd al contrario)
Bard: ^D

martedì, giugno 19, 2007

Quello che Bard non dice

Dicono che la necessità aguzzi l'ingegno.
Anche quando c'è ben poco da aguzzare, come nel mio caso.
Eppure qualcosa nella mia pelatissima sommità si arrovellava, districandosi tra la voglia sincera e incessante di pubblicare un intervista al Sommo programmatore e la necessità morale di rispettare la ritrosia naturale che pervade costui.
Mettiamola così: vi dovevo un intervista e vi posto un intervista... almeno quella che c'è stata.
Sarebbe bello pubblicare la sequela di status mex attraverso i quali io Bard abbiamo comunicato in questi lunghissimi 30 minuti.
Posso solo dire che nell'estremo tentativo di convincerlo sono arrivato a scrivere "Bard non risponde perché sta installando Vista..."
Sono vivo, mi è andata bene. Ecco la cronaca (errori di battitura compresi).

Nekuia