mercoledì, luglio 30, 2008

OpenSim: il gemello open di SecondLife che accetta gli emigranti

Non è più tempo di parlare di cloni (di youtube, di Google, di Twitter etc). Strappare via utenti da servizi che in fondo funzionano più che bene diventa sempre più difficile ed ha sempre mendo senso. Ci si ritrova al massimo ad avere un account in più da dover (o dover far) ricordare.

Ecco allora nascere varie iniziative cross-social che - lato utente - permettono ad esempio di plurkare e twittare assieme. Come dire: bello il 2.0 ma ognuno a casa sua.

Più remunerative - e finalmente applicate - sembrano invece le logiche open source: competizione sull'innovatività e spazio alla creatività dei singoli e dei gruppi. Senza svendere la proprie conoscenze, ovvio, [nessuno è un samaritano] ma mettendo a disposizione di tutti gli strumenti per collaborare.

Second Life per molti ha già fatto il suo tempo ma se ancora qualcosa ha da dire sarà certamente nella direzione individuati da Opensim. Opensim è un progetto per la creazione modi virtuali in 3d gratuito ed open source. Ciascuno può aprire la propria isola o sviluppare un proprio mondo. Ma non è concorrenza open vs closed.

Il bello è proprio che lo standard è studiato per fare in modo che gli Avatar di Second Life (o delle altre grid) possano "migrare" da un mondo all'altro senza perdere le proprie caratteristiche. Le prime demo sono molto promettenti.



Tra i gruppi italiani attivi c'è opensim.it che racconta avventure e disavventure del tenere in piedi un server Opensim. A loro vanno i complimenti e un "in bocca al lupo" per oobscure. Per chi volesse cimentarsi (anche con profilo Light Tech da semplice visionatore) c'è anche un wiki in italiano.

Buon divertimento.

Nekuia

domenica, luglio 20, 2008

Android top 50 applications: tante diversità con qualcosa in comune

Mentre iPhone - odiato, amato, snobbato, ma mai ignorato - impazza, gli sviluppatori di Android non stanno certo a guardare.

Ecco allora la classifica con i 50 applicativi più promettenti per il sistema operativo mobile che promette di dare battaglia ad iPhone, Nokia e di fare una bella concorrenza anche ad Openmoko.

Come si può vedere le applicazioni spaziano dagli editor di testo alle applicazioni per le radio online.

Ciò che più colpisce è però la netta focalizzazione degli sviluppatori (e dei giudici di Google) per la componente di geolocalizzazione. Sotto un esempio di community geolocalizzata creata con i contenuti degli utenti.

Probabilmente le ragioni si dividono tra l'utilizzo delle Google maps - già conosciute dalla comunità di sviluppatori - e la sempre più radicale personalizzione del cellulare non solo come connettore rispetto ad ujna identità digitale ma come futuro principale rappresentante.

Anche in questo caso tuttavia, stabilire se sia il marketing a rimorchio dei consumi o vice versa è questione di lana caprina.

Qui si può scaricare il Pdf

UPDATE: ecco le slide che per un problema di scribd non ero riuscito a pubblicare. Si possono anche vedere a schermo intero.

mercoledì, luglio 02, 2008

Le "conversazioni" sono |conversazioni| ?

Nell'impossibilità di scrivere, cito traduco e sintetizzo.
La provocazione di IntelligentMomentum si interroga sulla effettiva componente conversazionale di quelle strategie di commerciali comunemente chiamate conversazioni ma che spesso non lo sono per una serie di motivi.
  1. La maggior parte delle persone è troppo occupata per fermarsi ed ascoltare
  2. Quei pochi che si fermano sono spesso bombardati da troppi messaggi
  3. E' difficile capire decidere su quale messaggio focalizzarsi
  4. Molti messaggi non risolvono i problemi, semplicemente i fraintendono o li peggiorano
  5. La maggior parte delle persone preferisce che gli sia semplicemente presentata una soluzione piuttosto che scoprirla
  6. Molte persone non ascoltano perché già pensano a quanto dovranno dirti dopo
  7. Pensare ed agire in modi nuovi e migliori implica un cambiamento e la maggior parte delle persone non vuole fare nessuna delle due cose.



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