lunedì, febbraio 25, 2008

Chi parla di internet in Italia

Sapevo di non essere proprio "a piombo" (come si dice dalle mie parti) ma non sapevo di rasentare la patologia.

Ho un blog, non parlo di sesso, non mi metto in mostra come persona ma non penso di avere una doppia vita. Una - diversa dal blog - mi basta.

porn and socialMi rattrista tuttavia sentire certe cose da chi almeno i gionali "classici" dovrebbe leggerli. Ma in fondo solo L'Economist, Mashable e Computer.net hanno parlato della inversione di tendenza fra social e porno titolando variamente "facebook è meglio dl porno".

Basta vedere i trend nel grafico (via mashable).
Insomma i giovani si approcceranno ad internet per il sesso ma lo lasciano veleocemente, o comunque o relegano ad una posizione subalterna rispetto ai social spaces.

Per carita, non me la voglio predere con la dottoressa del video [bravissima in altre occasioni] , che in questo caso certamente avrà avuto una visione, distorta in senso patologico, del problema visto che tratta più con persone "bruciate" da internet che con normali utilizzatori. Ma, pur avendolo citato, non darei tanto credito all'adagio che ci ricorda che "internet is for porn".



Ora scappo, ho una messa nera, un'orgia con animali da cortile da deflorare e la ma mannaia preferita da lucidare. ;-)

Nekuia

2 commenti:

fabri scatena ha detto...

Sono le solite paure che accompagnano ogni innovazione tecnologica, anche se il problema sociale della pedopornofilia non è uno scherzo.

Fabrizio

Nekuia ha detto...

Fabrizio,ha erfettamente Ragione. La pedopornografia\filia sono de piaghe che vanno estirpate.

ma di soito sono fate "sui" giovani e non "dai" giovani.