martedì, novembre 27, 2007

Malcor non si comanda... Applematter e Iphonematters defacciati

E' la prima volta che mi capita di "assistere" ad un defacciamento doppio in diretta Di solito questi gesti sono dimostrativi e con una una di rabbia, questo sembra fatto con la calma e l'aplomb di un professore (di lettere) inglese.

Colpisce, del defacciamento di applematter.com e di iphonematters.com non solo la pulizia ma soprattutto le motivazioni.

"Queso sito è stato buttato giù per 24 ore a causa della sua Hubris."

Per inciso la ὕβρις è quel sentimento di superiorità (di orgogliosa pazzia, dice qualcuno) che scatena talvota l'invidia e quasi sempre l'ira degli dei. Ira che si abbatte senza scampo su colui che di ὕβρις si è macchiato.

La ragioni del gesto sono spiegate meglio nel blog si Malcor forse a breve arriverà un report completo della tecinca utilizzata (sempre che il blog non venga chiuso) speriamo di no visto che il defacciaotore si proclama un fan della mela ed un suo utilizzatore.

Nekuia

martedì, novembre 20, 2007

Ibm e la nuova pubblicità: post a cronometro

Posto a cronometro perchè, febbricitante come sono, non riesco a tenere viva l'attenzione del mio neurone per più di tre minuti. Vediamo che esce.

Normalmente quando penso ad Ibm, penso al demonio. Non per una strana perversione NoGlobal ma per la passione nei confronti del semiologo J. M. Floch che analizzando il logo Ibm vs il logo apple (il primo, quello multicolore) nota come per secoli le immagini fatte con le righe siano state il simbolo del demonio poiché rappresentazione per eccellenza della dissimulazione visto che non si distingue mai bene tra figura e sfondo.

Oggi Ibm si riabilita ai mie occhi con una bella ricerca sul cambiamento dell'advertising. Molti ne parlano, pochi l'hanno letta (io per cause di forza maggiore si). Intendiamoci, è di parte e si vede ma se saputa leggere si trovano interessanti spunti di riflessione.

Il tempo volge al temine:

Ecco la ricerca della Ibm,
ed ecco una sintesi del saggio di Floch "La via dei logo"

Ora stramazzo.

Nekuia

giovedì, novembre 15, 2007

Thinking to Walter Benjamin: un cubo semantico in una foto casuale

A che pensa il vecchio della foto?

Certi fotografi rincorrono le foto, altri i soggetti, altri ancora un "incerto stato di grazia".
E' bello notare che alla fine la foto sia qualcosa di incidentale e quasi superfluo proprio per chi fa della fotografia la sua passione.
Diceva J. M. Floch che una foto è "la presenza dell'assenza e l'assenza della presenza" insomma un modo per accordare tutti.
Tecnicamente la foto è un impronta, (un "calco" della luce sulla pellicola fotografica) e dunque è imperfetta di natura. Eppure si tende ad attribuirle la statuto d realtà.Stefano Giannuzzi, MonacoUna realtà, insomma, ripresa in maniera uguale a sé stessa, e certamente più fedele di quella del pittore, che può abbattere l'ombra fastidiosa di una torre con un colpo di pennello non dato.
Starà forse pensando a Benjamin quel vecchio pittore? Benjamin che si interrogava sul senso dell'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica (un foto della Gioconda è innegabilmente uguale in ogni suo punto all'originale, dicono il tecnofili).

Eppure, che succede nella foto?
C'è un vecchio pittore che guarda un macchina fotografica (una Leica, per la cronaca);
al contempo il padrone della Leica sta guardando i quadri del pittore.
Insomma mentre il vecchio guarda la foto potenziali, il fotografo guarda i quadri realizzati .
Già così la polarizzazione che prende piede è quella tra passato e futuro, tra potenza ed atto. Affascinante, ma non basta.

Resta metà della foto di cui rendere conto. Lo sguardo pensoso dell'artista è rivolto alla macchina e... al fotografo che ha scattato la foto.
Ecco che cade la quarta parete Il pittore, artefice della propria rovina, posa -ironicamente - come un accidente nella fotografia di una Leica che fotografa un'altra Leica.

Ecco dunque un cubo semantico diviso tra un fotografo che guarda dei quadri, mentre il pittore sbircia la sua macchina fotografica, il tutto ripreso da un fotografo.

Senza un pezzo cade il resto. Ecco perché è importante anche il fotografo ecco perché la riproducibilità tecnica non è quella artistica.

Grazie a Stefano per l'immagine
Approfondimenti Light Tech sulla semiotica della fotografia

Nekuia

martedì, novembre 06, 2007

Sperando in una burla: offerte di lavoro indecenti (e risposte peggiori)

Volevo scrivere due righe sui toni trionfalistici usati nelle pubblicità per il passaggio (in Sardegna) al digitale terrestre. Desisto per, oggi, a cusa di una succulenta offerta di lavoro che non posso non rendere pubblica.
Arriva direttamente da infojobs ecco l'originale di cui mi premuro di fornire uno screenshot per riflettere su un paio di punti.
Offerte di lavoro indecenti1) Offerta per " Grafico & Web Master" notoriamente due lavori che hanno affinità secolari. Insomma, come dire il fornaio e il paninaro. Se uno fa il pane non detto che sappia fare dei panini imbottiti.

2) Ovviamente l'azienda ricerca persone con ottime conoscenze sia di software d grafica professionale che di linguaggi (?) di programmazione come l'html e javascript [no comment]

3) Insomma, alla ricerca di piccoli geni, sì. Ma non inesperti, vogliono almeno 3 anni di esperienza - ma 5 è meglio -. L'inglese, la laurea e la bella presenza corredano poi la richiesta.

4) Certo la paga è commisurata a tanto genio e infatti potrete sperare di ottenere un pregiatissimo contratto a progetto con cifre che oscillano da 450 a ben 900€. Giocatevi bene le vostre carte!

Amici di Roma (dove una stanza costa 600€) vi prego, non lasciatevi scappare l'occasione.

A tornar seri, però ciò che più rammarica sono le 55 persone che al momento si sono già registrate. Chiedere è lecito, rispondere a volte è peggio.

Nekuia

sabato, novembre 03, 2007

Isotopia: Second Life, ma gratis e open source

Con po' di fantasia (a volte parecchia) è possibile avere un proprio mini-second life. Senza neppure bisogno di installazione.
ISOtopia, non ha nulla a che vedere con il concetto della semiotica a me tanto caro :-( ma il progetto è tutto italiano e merita che se ne parli.

L'idea è ingegnosa: creare una specie di Second Life la cui realizzazione resti Open Source. Questo vuol dire che, con un po' di competenze, chiunque può modificare, adattare e ridistribuire il prodotto di base (qui il wiki). E' un modo per distribuire i compiti, la creatività e l'ingegnosità. Peccato per la realizzazione ancora acerba che - per parlare dell'isotopia di ISOtopia - pecca di geekismo e demanda alla tastiera anche cose che sarebbe meglio lasciare al mouse, come la primissima schermata.
Una volta entrati in gioco è però piacevole, semplice e divertente e di certo subirà importanti modificazioni. Ecco un esempio di cosa si può ottenere con un po' di pratica:

Attualmente si basa sul protocollo Irc per le comunicazioni (chat) ed è marcatamente orientato all'utilizzo su Linux anche se gli sviluppatori, misericordiosi, ne hanno provvisto anche una versione denominata "per M$ winzoz".

Bel progetto, speriamo che prosegua anche perché, come tutti i progetti OpenSouce si propone che una bella vetrina per sviluppatori
e artisti.
Visto che non sono né l'uno Né l'altro mi accnotento delle informazioni per i giocatori.
Per i più pigri o curiosi ecco una demo di una vecchia versione.


High Res view (650x509)