mercoledì, ottobre 31, 2007

Bambini di Satana, il sito che non ti aspetti.

Continua la saga dei web reietti: siti ad alto traffico che "nessuno ha mai visto".


Dopo youporn - ispirato da Halloween e da una mia vecchia tesina - diamo uno sguardo a sito dei bambini di satana.
Non starò certo a linkarlo, ha un buon PageRank3 ed è la terza voce (dopo due di wikipedia) che si incontra cercando "satana" su Google.

Gioco a carte scoperte: sono cattolico e penso che il satanismo sia una degenerazione fideistica parassitaria perché non sa né potrebbe vivere di vita propria (provate ad immaginare una messa nera senza Messa e un crocifisso capovolto senza Crocifisso). Insomma non simpatizzo certo per questi soggeti.

Ma sarà Halloween, sarà la serendipità di aver trovato un vecchi scritto... sono tornato a fargli visita ;-) . Ho anche preso due immagini dalla Time Machine di internet archive
I numeri del counter sono impressionanti 411.000 visitatori. Un bel po'.



La trasformazione grafica è stata importante ma il concetto e sempre lo stesso: saranno forse un po' più 2.0 ma dentro quel sito non c'è nulla, o poco, di quel che ci si aspetta.

Volete qualche esempio?

1) sezione giochi (tipo minigolf, in flash.. perché metti che tarda una manifestazione demoniaca... due palle!)
2) una sezione di illusionismo (con nomi, trucchi etc fa sempre figo davanti ad un falò, magari anche un corso di chitarra che si cucca meglio)
3) un interessante sezione sul vampirismo (letterario e cinematografico, con tanto di e-book, nulla da dire se non: che ci fa in questo sito?)
4) una sezione dedicata all'archeologia Egizia (lo sapevate? gli antichi egizi adoravano Satana rima ancora che i cristiani lo creassero... sapevatelo! su rieducational channel)
5) una sezione meteo (importantissima per i riti estivi, e pure per le gite fuori porta)
6) la sezione casinò (scommetti che stavolta ci beccano?)
7) check link popularity (perché Satana è Satana ma anche Google non scherza)
E per finire
8) Calcolo dell'ascendente
9) modulo per lo sbattezzo
10) trovacinema, tg regionali, e chi più ne ha più ne metta.

Merita una citazione la sezione download dove oltre ad alcuni saggi "di" Luther Blisset si può scaricare gratuitamente "L'odore dei soldi" il libro di Travaglio-Gomez sulla repentina fortuna del Cavaliere.

Ma non potevano fare un blog come tutti gli altri? Magari con 'sti contenuti facevano anche due soldi.
Nekuia

Ps: grazie a Fausto per l'(inconsapevole) ispirazione

lunedì, ottobre 29, 2007

La Nekuia e il web 2.0: un uso privatistico del blog

Cosa vuol dire Nekùia? e che c'entra con il web 2.0?
Me lo chiedono in molti, in mail, quasi fosse un delitto scrivere un commento.
Lo dico qui per tutti, così la prossima volta posso mandare un link invece di una mail :-) .

La nèkuia (l'accento va sula prima e) pur essendo diventata famosa come il viaggio nella terra dei morti compiuto da Ulisse nell'Odissea è in realtà una tradizione che in molti dicono risalire alle tribù Bororo.

Nekuia vuol dire, letteralmente, "viaggio al termine della notte" (sì, come il romanzo di Cèline ;-) ) ed è l'esperienza compiuta da chi usciva dal villaggio come ragazzo e tornava come uomo. E' il viaggio la cosa importante, non l'arrivo (tutt'altro che certo).

Nello scegliere quaesto nick ho pensato allora a due cose:

1) alla somiglianza tra il viaggio e concetto di Beta perpetua tipico del web 2.0
2) allo sforzo di chi cerca di crescere (umanamente e professionalmente) in un mondo come quello di internet, che è il regno dell'ignoranza dove tutto è in potenza e poco (fisiologicamente, in proporzione) nei fatti.

Noioso sì, ma utile in futuro.

giovedì, ottobre 25, 2007

Lapersonadepressa colpisce ancora e lima il sorriso con un video

Vizi, stravizi, complessi e paranoie dei blogger nostrani.
Quotidianamente messi in risalto e resi grotteschi dall'anonima sagacia di un "blog" che, suo malgrado, rischia di entrare a far parte di quel blog-star-system di cui si nutre deridendolo.

I personaggi di "Lost" prestano ai nostri blogger viso e movenze ma i testi certamente limeranno il sorriso a chi (molti) si riconoscerà nel pervasivo clima di costante e inspiegabile emergenza della blogosfera italiana, coperto di 2.0 e sorretto da compravendite di favori, di link (ben posizionati), di PageRank e Barcamp.



Lapersona depressa è, insomma, un Tersite moderno da consultare, apprezzare e mai prendere troppo sul serio, per continuare a restare con i piedi per terra.
Lo linko qui o nella sidebar? ;-)

Nekuia

lunedì, ottobre 22, 2007

Make your viral: "The internet is for porn"

'Sta cosa gira in rete da metà settembre e ne parlo solo ora che da viral è diventato quasi un tormentone. Nato prima sul palco di un teatro e poi come parodia di uno spot apple il motivetto "the internet is for porn" è diventato una vera mania.
Il dialogo tra una giovane fanciulla incantata dalla rete e un fervente sostenitore della pornografia diventa scusa per incarnare il dialogo nei modi più impensati.
Come non pensare a Esercizi di stile di Queneau ? Lì si giocava con il testo, qui con il contesto.
Credo che l'originale sia questo ma senza dubbio il mio preferito è questo:



Non immaginatevi disquisizioni filosofiche: ecco il video, "interpretato dagli avatar di War of Warcraft e sototitolato in italiano, ma se volete c'è anche sottitolato in inglese



Per il resto delle declinazioni dovete solo avere la pazienza di cercare: Shrek Harry Potter, Disney, Naruto, Yu-Gi-Oh Simpson, The Sims etc. A quando una tutta italiana?

Nekuia

sabato, ottobre 20, 2007

Blog internet tax: come ti frego il ddl

Povero me.
Ho grossi problemi di memoria: prosopagnosia, credo.
Sapete, è quella malattia per cui non si riconoscono più i visi della persone.

Datemi una mano voi. Ma non era Berlusconi quello che voleva un paese di imprenditori?

Per me è una questione di invidia: siccome Prodi non è riuscito a tenere i piedi il suo blog, ha ben pensato di rompere le scatole a tutti gli altri blogger. Tiè!

Forse pensava di fermare Grillo in questa maniera mha... tutto è possibile.

Molti lo chiamano "regime" ma per me è semplice distaccamento dal mondo; ignoranza. Vorrebbero una rete fatta come italia.it

Per fortuna siamo in Italia: fatta la legge...

Ecco cosa dovrebbe apparire nelle sidebar:

Questo blog non ha finalità di informazione, né di formazione, né di divulgazione, né di intrattenimento.
Lo scrivo solo perché "il blog e mio e ci faccio il cazzo che voglio" [cit.]...

Non so se serve ma nel dubbio...
Nekuia

Flektor, il mashup di mashup

Di solito vediamo talmente tanti mashup e su talmente tante cose che ormai la genialità fa parte del quotidiano. Flektor però mi lascia davvero sorpreso per la quantità e la qualità di quello che propone.

Dal giornalista allo smanettone al blogger della domenica si ha uno studio di registrazione online on integrato, completo di tutto: flickr, youtube, myspace... foto, video e audio dal proprio pc, effetti sonori, aggiunta di scritte effetti di trasizione.
Tutto in un unica consolle, facile da usare e configurare.
Pensate che non serve neppure la registrazione per poter entrare

Con Flektor il web diventa una vera propria cantina da cui poter attingere qualsiasi cosa e trasformarla in qualsiasi altra.


Certo il supporto dei servizi è ancora limitato (per il video è supportato "solo" youtube) ma è un servizio potenzialmente fantastico. Provatelo.

Nota: se avete dei problemi a caricare un video da yotube su flektor, provate a togliere tutti i domini di livello superiore (generalmente basta togliere it.)

es: http://it.youtube.com/watch?v=KX-T7XfJfIs
diventa http://youtube.com/watch?v=KX-T7XfJfIs

Ma succede davvero raramente.
Nekuia

giovedì, ottobre 18, 2007

Sameplace: in bilico tra iconismo e simbolismo. Un'opinione.

Era una riflessione che volevo fare da un po'. Per dirla light tech è una riflessione sull'estetica di sameplace. Chiamatelo "marketing esperienziale" o "semiotica degli applicativi" se preferite. Ma in fondo, vuole essere una riflessione sullo spirito di un'applicazione.

Icona: Una cosa qualsiasi, è un’Icona di qualcosa, nella misura in cui è simile a quella cosa ed è usata come segno di essa” (CP 2.247; ms. del 1903; in antologia a p. 236). Es: un dipinto;

Simbolo è un segno che si riferisce all’Oggetto che esso denota in virtù di una legge, di solito un’associazione di idee generali, che opera in modo che il Simbolo sia interpretato come riferentesi a quell’Oggetto. (CP 2.249, ms. del 1903). Es: una parola"

Il dubbio è: l'upgrade estetico di Sameplace ne rispecchia davvero lo spirito? Il passaggio dalla sfera (simbolo) al mezzo busto (icona) è davvero un passo avanti? So che a bard - uomo di sostanza - la faccenda non interessa, quindi scrivo senza censure.

Il senso di sameplace è appunto quello di condividere una esperienza in rete, la presenza in questo caso è un fatto di abduzione (e per questo spesso si sbaglia). Quante volte si da per assodato che se qualcuno "è" in chat sia anche davanti al computer?

L'icona inganna, è un fronzolo inutile; sameplace non è pensato per rapporti tra estranei. Tra chi lo usa c'è sempre quella complicità che basta a pensare "so che tu sai", e tanto basta. Il resto è interazione, ma viene dopo.
Insomma: cosa cambierebbe se ritornassero le sfere? Nulla.


Ci sarebbe solo più coerenza con l'immagine di marca, per così dire. Ma sinchè non ci sarà una versione commerciale non credo che ci saranno problemi.

Fine della riflessione. Voi che ne pensate?
Nekuia

lunedì, ottobre 15, 2007

Messaggio di servizio: scuse

Mi sono accorto che nel passaggio di template mi sono perso alcune cose importanti.

Una di queste era il link al blog di Fausto Fiori, un giornalista che - parole sue - ha aperto un blog quando su Splinder era tutta campagna. Andava pure bene ma siccome è pigro poi lo ha trascurato. Poichè l'interessato non mel'ha fatto notare provvedo a fare pubbliche scuse qui ed a reintegrare il link nella sidebar.

Non è molto prolifico nel blog ma dal vivo mi da un sacco di ottimi consigli.
Stressatelo e non ve ne pentirete.

sabato, ottobre 06, 2007

Google getta la spugna?

Google sembra avere gettato la spugna,
dopo aver acquistato il servizio, youtube si accinge - a quanto pare - anche a dismettere il marchio stesso Google Video.

Come può osservare chiunqe abbia un blog su Blogger e abbia integrato un widget video (e come si può osservare nell'immagine), il logo e la scritta "powered by google video" sono stati sostituiti dal logo youtube. Che google abbia gettato la spugna?

Sembra probabile ora che la concorreza si sta rivelando sempre più serrata, specie con servizi che propongono video in qualità sempre maggiore come brightcove e veoh . Insomma, sembra che big G abbia deciso che disperdere le proprie energie in una guerra dei marchi fosse inutile.

Poco male, non credo che a Google nessuno perderà il posto per così poco ;-)
e poi, in Italia siamo abituati a questi mutamenti. Ricordate "Omnitel", "Omnitel-vodafone", poi Vodafone-omnitel, poi solo "Vodafone"?

In fondo, come diceva Shakespeare, "Una rosa, pur con altro nome, sempre rosa sarebbe".

Nekuia

venerdì, ottobre 05, 2007

il file sharing ritorna alla cultura

Dopo una lunga assenza estiva, torna online il sito libreremo.org
non posso che segnalarlo volentieri.
Il file sharing, nato dalla cultura benedettina, torna ad avere il proprio alfiere dei libri.
Libreremo logoIl file sharing è nato così: non da Napster o da winmx, ma dai monaci benedettini che copiavano le opere per le loro biblioteche e se le scambiavano tra monasteri per tenerne traccia (quelle, copiate, ovviamente, perchè: monaci sì, ma scemi, no)

Nel momento in cui le case editrici se la prendono con le biblioteche perchè - dicono gli editori - forniscono gratis ciò che loro danno a pagamento, è bello sapere che c'è un posto dove poter scaricare "pensiero e linguaggio" di Vygotskij, che nessuno stampa più ma che tutti citano.

Come si usa? semplice: basta un tag. Aggiungete "Libreremo" al titolo dei vostri libri in condivisione e, presene o meno sul sito, il libro sarà indicizzato dal vosto servizio di file sharing che preferite (torrent, e-mule etc).

Ho sempre pensato che la cultura sia un diritto, ma con certi prezzi di case, rette e libri non è possibile esercitarlo.

Forza ragazzi!